5. MASTURBATION COMPILATION

Titolo: 5. MASTURBATION COMPILATION

Ovvero una guida per principianti su come non usare un vibratore

Come da copione, Filippo dopo quel paio di messaggi da stalker è sparito di nuovo, ma tanto ormai devo dire che mi sono rassegnata: non so come la pensi lo scippatoredistelle.it a riguardo, ma per il segno del toro ascendente pesci nato 27 primavere fa, non vedo l’amore nell’immediato futuro, non a caso mi hanno regalato un vibratore…

Forse non ho fatto menzione del pittoresco regalo che Vanni mi ha fatto al compleanno: un vibratore, il mio primo vibratore. Per essere più precisi è un ovetto. Vanni me l’ha consegnato in questa scatola che ha riempito di cazzi disegnati e ho capito subito che il suo era un messaggio di speranza, di emancipazione, un invito all’autosufficienza; del resto era tra i miei propositi dei 27 anni quello di godermi la solitudine... adesso per godermela c’erano tutti i presupposti.

Il fatto è che, lo confesso, io non ho minima dimestichezza con questi gingilli, né a livello pratico né a livello teorico: ogni volta che pensavo a un vibratore, a una cosa elettrica da mettermi nella patata, pensavo alla gente morta sotto le coperte elettriche o con la borsa dell’acqua calda a batterie, e restavo del parere che tutta sta tecnologia non è che faciliti chissà quanto, non è a mio avviso nemmeno in grado di sostituire l’originale.

Perché infatti ad occhio e croce sto ovetto è un micro pene eh, già partiamo malissimo.

Comunque ho cercato di vincere la mia diffidenza e l’altra sera ho aperto il pacchetto: oltre al micropene a pile c’era pure un telecomandino per regolare i ritmi a distanza… Interessante, ho pensato, immaginandomi quelle scene da film in cui lui e lei vanno al ristorante, magari a una cena con i genitori di lei o con i colleghi di lavoro di lui, e a un certo punto il cosino inizia a funzionare e lei si contorce buffamente cercando di soffocare i gridolini di piacere ed è tutta una stronzata ragà.

Punto primo perché sto coso fa un rumore assurdo che secondo me quando l’ho acceso l’ha sentito pure il papa in Vaticano e s’è sgranato un rosario per la mia anima dannata, immaginate se capitate in uno dei quei ristoranti chic dove c’è musica classica e un raffinato silenzio, accendete sto coso e bztzjhfruhflwgrbzzzz… che tralasciando il ristorante, ho bisogno di spiegazioni: ma voi come fate ad eccitarvi con un coso che fa rumore misto tra il silk-epil, l'aerosol, l’aereo pronto al decollo ah e la migliore mi dicono sia l’opzione codice morse mayday allarme rosso lo stiamo perdendo. Mi dite voi come cazzo fate a venire con tutto sto frastuono?

Ok magari il problema è che c’era troppo silenzio, forse dovevo ritornare ai miei 15 anni con Alessandro, quando per fare sesso in cameretta sua con i genitori in casa dovevamo mettere i Metallica a palla in stereo, solo che… che musica mettere per creare adesso un’atmosfera? per uno sgrillettamento in solitaria sotto le coperte?

Io dico che dovrebbero farla una collaborazione con Spotify, una playlist, una masturbation compilation, con un sound democratico che possa piacere a tutte, chessò il mare in bonaccia, le onde che vanno e vengono vanno e vengono vanno e vengo vengo vengo.

In attesa della playlist, meglio passare ai porno.

Anche su questo versante sono una novizia, il mio massimo livello di porno è Rosa fresca aulentissima, un sonetto in volgare siciliano del 1200 in cui un tipo corteggia una tipa per scoparsela e ci riesce, e la chicca di questo sonetto è che rosa fresca aulentissima, ovvero rosa fresca profumatissima, è un’allusione alla patata ih ih ih…

Oh insomma, il fatto è che non ho mai avuto bisogno di vibratori, porno e di tutti sti espedienti per un orgasmo: io appartengo a quella vecchia linea di pensiero tramandata dai poeti secondo cui quando uno sta eccitato, trova uno da scopare e scopa. Comodo pratico e veloce. Al contrario di sto affare qua a forma di uovo sodo.

Apro PornHub e mi dimentico di aprilo in incognito e mi dimentico che sono col pc aziendale e benissimo adesso Google mi ha profilata come ninfomane e spammerà pubblicità di chat erotiche e arriverà una segnalazione a lavoro perché io lo so che mi spiano da sto pc lo so, arriverà una segnalazione e Glandani mi chiamerà per dirmi… brava, ma meglio farlo nel deep webbe, sennò infrangi le policy aziendali.

Apro PornHub in incognito e devo dire che mi è sembrato piuttosto caotico, non mi è sembrato granché intuitivo a livello di navigabilità e user experience… del resto ok l’unica experience che un utente vuole da sto sito è quella di premere play a un video a caso e venire nelle mutande.

Mi aveva ispirato fiducia la categoria “preferiti dalle donne”, perché scrollando l’homepage già a primo acchito oltre che caotico mi era sembrato un sito fatto da uomini per gli uomini. Ora non voglio tirar su nessun pippone femminista, mi sto solo riferendo alla cifra stilistica dei video: scialbi, senza trama, senza cura del dettaglio, senza abbinare il tanga alla tappezzeria del divano… Sono cose che le donne penserebbero.

No, PornHub bocciato, passiamo a YouPorn, che mi è sembrato più ben fatto, già dalle anteprime sembrava quantomeno che i video avessero un minimo di velleità artistica, di spessore cinematografico, erano video in cui prima della scopata il regista ti faceva entrare nel vivo della storia, simpatizzavi con i personaggi.

Il primo video che mi è capitato a tiro iniziava dall’incontro tra un tassista e la passeggera, cinque minuti di chiacchiere chi sei che fai che tipo di attaccamento materno secondo la teoria di Bowlby hai per aver deciso di fare la pornoattrice al posto della segretaria di una multinazionale

La trama aveva il suo perché, coinvolgeva, poneva interrogativi, il mio principale interrogativo nello specifico era come facessero quei due a fare quei numeri da circo in una macchina, dal momento in cui io per scopare in macchina devo prima abbozzare un progetto di sviluppo su carta e calcolare l’ampiezza del campo di stabilità, determinare il valore di una funzione trigonometrica per un certo numero di possibili valori angolari, capire gli incastri tra il freno a mano e l’affare per allacciare la cintura, da una parte, e lo spazio tra sedile e sportello, dall’altra,

che io dico, no?, la gente scopa in macchina da quando hanno inventato la macchina, ma volete cazzo pensare a un design più morbido, più flessibile?, ormai fanno tutti gli aggeggi in silicone è ora di aggiornarsi eh, che già di per sè c’è lo sbatti di trovare un posto infrattato e buio in cui parcheggiarsi senza rischiare una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, ed è evidente che sti porno non sono girati a Roma perché qua non trovi un parcheggio in tempi di pace figurati in tempi di sesso,

e dopo lo stress per il parcheggio ci manca solo passare una successiva ora buona a coordinarsi male per una sveltina di 3 minuti a finestrini chiusi dove sudi pure l’acqua del battesimo, che tra l'altro secondo me sapete quante coppie sono scoppiate a causa del pessimo sesso in macchina?

Pessimo sesso che però non è quello che stavo vedendo nel porno, loro erano bravissimi, la scena era ben ripresa, buona qualità del video, benissimo, forse quello era il momento, adesso possiamo accendere l'ovetto.

Lo accendo e mi concentro sul porno per dimenticarmi che avevo un tosaerba con funzione di pene tra le gambe, mi concentro sui dettagli del video, i primi piani e a un certo punto vedo che il tassista porta una fede al dito… pausa… fermiamoci… il tassista è sposato e la moglie di certo non era la signorina a pecorina con il tanga leopardato… tutto questo mi ha fatto subito pensare a Enone.

Sapete chi è Enone? Enone è la moglie di Paride, Paride quello che ha combinato tutto quel decennale bordello, guerra di Troia, l’ira di Achille, l’esilio di Ulisse, schiavi morti e 6 politico alle interrogazioni di epica, tutto questo per bombarsi Elena. Questo campione della discrezione in sintesi era sposato, con la povera Enone, cornuta, abbandonata e per di più dimenticata dai posteri.

Quando ho scoperto questa storia, ho provato compassione per lei, per lei e pure per la moglie di Dante, che poraccia si vedeva il marito dedicare interi libroni a una donna che non era lei, a sta Beatrice che non se l’era mai cacato in vita sua ed era per giunta morta, e lo stesso vale per quella santa moglie di Petrarca, battuta da una sciacquetta bionda morta pure lei.

Ho provato compassione per tutte queste donne dimenticate dai mariti e dalla storia e dal quel momento ho deciso di non fare mai più l’amante, figurati quindi essere testimone di un tradimento visto dal pc aziendale con un cazzo finto tra le gambe.

Stop, addio anche YouPorn.

E mo che si fa? Ormai mi ero intestardita, sta roba col vibratore andava fatta, quindi sono passata al sexting e ho scritto a Tiago, un valenciano conosciuto a una serata erasmus cinque anni fa di cui mi ero perdutamente innamorata, così tanto da trasferirmi in Spagna per sette mesi anche se lui nel mentre si era fidanzato con una milanese, ma per lui no hay problema Ari potevo fare l’amante eh no chico bello, in onore di Enone e di tutte le Enoni del mondo tu ahora ti tieni la relazione a distanza e ti attacchi al cazzo metaforicamente e letteralmente.

Con Tiago però sono rimasta in buoni rapporti, ci sentiamo una volta ogni due-tre mesi e quando non è fidanzato ogni tanto ci scappa anche qualche messaggino piccante, messaggini piccanti che però io tronco il più delle volte perché appartengo sempre a quella vecchia scuola secondo cui se mi metto a parlare di sesso poi voglio farlo, concretamente, è proprio vero che tutta sta tecnologia sta facendo perdere davvero il legame con la realtà, ma uno come fa ad accontentarsi di un messaggio sconcio, dico io.

Però stavolta avevo il mio prode compagno dildo che quantomeno poteva simulare il reale, quindi ho scritto a Tiago e senza troppi convenevoli gli ho fatto capire che volevo fare sexting; cioè non è che gli ho fatto capire, gli ho proprio scritto una roba del tipo “Sono sola in stanza con un dildo: fammi compagnia”.

Tiago mi ha risposto una roba del tipo “dai, fammelo vedere”, allorché per dare un minimo di velleità artistica al momento, ho scattato una foto inquadrando lo specchio dell’armadio, in cui mi si vedeva seduta a cavalcioni sul letto mentre brandivo l’ovetto come fosse la fiaccola della statua della libertà, e in effetti un po’ lo era, quell’ovetto decretava la mia libertà dagli uomini.

Sfoglio nella galleria la decina di pose che mi sono sparata per scegliere la migliore, perfetta, condividi, whatsapp, Tiago. Inviata.

E invece no, non l'ho inviata a Tiago, ho sbagliato a cliccare e l’ho inviata al contatto sotto ovvero mio padre, che voi dite vabbè si sta inventando la scena per renderla assurda ma no, no, come non sto inventando il fatto che presa dall’ansia non riuscivo a cancellare la foto e ormai era troppo tardi perché mio padre l’aveva vista e stava scrivendo.

E grazie a dio ero vestita e grazie a dio mio padre non ci vede bene dal telefono quindi non coglie il vibratore che sempre grazie a dio ha la forma di uno di quei cosi che si usavano un tempo per rammendare le calze, se mi chiede spiegazioni gli dirò che è quello; e grazie a dio mio padre ingenuo commenta la foto con un “che bella la stanza nuova”, così tiro un sospiro di sollievo, gli do la buonanotte, do anche la buonanotte a Tiago, prendo quel cazzo di vibratore e lo rimetto nella scatola con i cazzetti disegnati.

Mi sa che mi dovrò rassegnare anche a questo: so cosa pensi lo scippatoredistelle.it a riguardo, ma per il segno del toro ascendente pesci nato 27 primavere fa, la rosa profumata a quanto pare è destinata a rinsecchire.


© 2023 Sabrina Spadaro
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